Suggerimenti alimentari per il dosha Kapha di Marisa Scotto
Per coloro che hanno il dosha Kapha come costituzione predominante l’Ayurveda consiglia cibi che possiedono le qualità dell’elemento fuoco.
In generale, una persona con predominanza di Kapha ha un metabolismo lento e dunque tendente all’accumulo. Per questo motivo dovrebbe:
- assumere pasti leggeri, non elaborati, semplici, in quantità minime,
- mangiare lentamente
- consumare cibi: piccanti per aiutare la digestione lenta; amari e astringenti per diminuire l’appetito; leggeri, stimolanti, purificanti e drenanti.
Il pasto più sostanzioso dovrebbe essere il pranzo, nell’ora dove la digestione è più attiva.
Evitare spuntini fuori pasto.
Il dosha Kapha dovrebbe fare attenzione a non bere acqua fredda e non mangiare cibi fritti.
Usare cibi possibilmente di zona, freschi e biologici.
I gusti (rasa) più idonei sono: piccante, amaro, astringente. Da prendere con moderazione: dolce, salato e acido.
I dosha Kapha devono fare attenzione alla frutta poiché aumenta i liquidi nel corpo incrementando il muco. Allo stesso tempo, in generale la frutta ha un’energia fredda e leggera idonea per Kapha, per cui meglio assumerla da sola, lontano dai pasti e mai insieme ad altri cibi. Sono indicati tutti gli agrumi e la frutta come: limoni, pompelmi, mela cruda, melagrana, mirtilli, more, nespole, kiwi, pesca, prugna, ribes, susina, albicocca, ananas, anguria.
Frutta secca e semi oleosi: risultano pesanti e congestionanti; comunque meglio non escluderli completamente. È consigliato frantumarli in un mortaio e masticarli bene per renderli più digeribili ed assimilabili.
Spezie: la loro energia calda, sono molto benefiche per dosha Kapha, stimolano il metabolismo, e aiutano per l’eccesso di acqua nei tessuti; prediligere peperoncino, pepe nero e lungo, chiodi di garofano, zenzero fresco, curcuma.
Erbe aromatiche: aneto, foglie di alloro, maggiorana, menta, scorza d’arancia, origano, prezzemolo, rosmarino, dragoncello, timo, basilico, coriandolo fresco.
Grassi e condimenti: accrescono Kapha, per questo motivo il loro uso deve essere molto moderato. I grassi più leggeri sono: olio di senape, girasole, canapa. Da usare con moderazione: sesamo ed extra vergine di oliva. Da evitare: grassi di origine animale come il burro e quelli idrogenati come le margarine e l’olio di palma.
Altri condimenti: alga dulse, hijiki, gomasio. Salsa di senape con moderazione.
Evitare l’uso del sale sostituendolo con il cumino dei prati in polvere.
Il dosha Kapha necessita di cereali leggeri: orzo, segale, mais, avena tostata e pseudo cereali come amaranto, quinoa, grano saraceno. Prendere con moderazione: riso bianco, meglio se integrale. I cereali soffiati, in fiocchi, disidratati, sono leggeri/secchi e riducono Kapha.
La maggior parte delle verdure sono benefiche per Kapha grazie alla loro leggerezza. Ortaggi indicati: asparagi, zucchine, finocchi, piselli verdi, peperoni verdi, porri, okra, zucca, cipolla cruda e cotta, scalogno, germogli, le crucifere (cavolfiore, cavolo cappuccio, broccolo, cavolini di Bruxelles, verza), le verdure a foglia (cavolo nero, crescione, coste, cavolo cinese, indivia belga, scarola, rabarbaro, spinaci, bietole).
Erbe selvatiche indicate per dosha Kapha: ortica, dente di leone.
Indicate le insalate verdi in estate e i radicchi in inverno. Con moderazione: melanzane, cetrioli, olive, pomodori.
Per quanto riguarda radici e tuberi: dare la preferenza a quelle dal gusto amaro, piccante e astringente, perché possono essere di aiuto al dosha kapha dal punto di vista purificante e drenante: daikon, carote, aglio (cotto), pastinaca, topinambur, scorzonera, radici di bardana. Con moderazione: patate, patate dolci, tutti i tipi di rapa.
I legumi assorbono acqua, aumentando l’elemento aria. Per kapha sono particolarmente indicati: azuki, fagioli neri, fagioli con l’occhio, fagioli cannellini, urid, mung. Con moderazione: lenticchie rosse e nere, chana (ceci indiani). I derivati della soia, come latte di soia, tofu, tempeh, burro di soia, non sono indicati per dosha Kapha, ma sono comunque preferibili ai latticini, che sono molto pesanti.
Bevande e tisane:
bere acqua calda a piccoli sorsi prima del pasto per calmare e contrastare l’eventuale fame nervosa.
Indicati infusi di: tè bancha o kukicha, camomilla, sedano selvatico, chiodi di garofano, consolida, fiori di sambuco, eucalipto, finocchio, fieno greco, tiglio, zenzero fresco, bacche di ginepro, lavanda, lemon grass, liquirizia, altea, scorza d’arancia, menta, rosa canina, zafferano, salsa-pariglia, sassofrasso, menta verde, cicoria, bardana.
Indicati i succhi di: aloe vera, mela, albicocca, frutti di bosco, carote, ciliegie, uva, limone, pesca, ananas.
Sì al caffè d’orzo (no al caffè) e alle spremute di agrumi. Prendere con molta moderazione bevande di cereali (avena, riso, miglio, grano saraceno).
Indicati i brodi vegetali e le zuppe.
Zuccheri: succhi concentrati di frutta e stevia in foglie con moderazione, da evitare tutti gli altri.
Marisa Scotto
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