I doni della natura di luglio: il pinzimonio
Lasciamo parlare le nostre piante erbacee annuali che si trovano sulla nostra tavola e prima di 'pinzarle' crude intinte nell'olio, soffermiamoci ad ascoltare che cosa raccontano.
Sedano (Apium graveolens): riconosco il tuo fiore che mi ricorda un ombrello, di che sapore sei?
Carota (Daucus carota): il mio gusto è dolce e leggermente amaro, come le tue foglie.
Sedano: il succo fresco delle mie foglie è ricco di vitamina E e ha proprietà antireumatiche. I miei fusti invece hanno un gusto dolce salato. Sono ricco di acqua, di sodio, di potassio e di fibre.
Carota: le mie foglie si possono mangiare, sono ricche di vitamine. Sono strette e terminano con delle punte, se si lasciano fiorire si trasformano in piccoli fiori bianchi, tuttavia, mi coltivano per le mie radici che possono essere di colore rosso, viola, giallo-arancio o anche bianco. La varietà arancione è ricca di betacarotene, sono abbondante di pro-vitamina A.
Betacarotene: non mi degrado con le alte temperature e durante la cottura non mi perdo, piuttosto mi ossido quando sono a contatto dell'ossigeno nell'aria e le carote diventano scure.
Carota: se mi condisci con del succo di limone blocchi la funzionalità dell'enzima che permette la reazione di ossidazione.
Sedano: ho un cugino altrettanto saporito che ha una radice grossa, con una buccia rugosa a forma di mappamondo.
Sedano rapa (Apium graveolens rapaceum): posso essere cucinato al vapore e poi arrostito, gratinato, fritto e più semplicemente mangiato crudo. Sono ricconi fosforo e di vitamina E. Ho un cugino che è molto diffuso nella cucina Mediterranea e come me ha un corpo compatto.
Finocchio (Foeniculum vulgare): sono originario delle Canarie e mi presento con delle foglie ingrossate, come un bulbo. Il mio sapore è simile all'anice, ho un gusto dolce. Sono commestibile dai gambi alle foglie.
Carota: Come sanno anche i bambini, le mie proprietà fanno bene alla salute degli occhi. Proteggo la pelle e i tuoi polmoni. Le mie funzioni favoriscono il buon funzionamento del tuo fegato.
Apium graveolens: Lo sapevi che nei giochi Nemei dell'Antica Grecia, gli atleti trionfatori erano incoronati di sedano e prezzemolo? Per lungo tempo sono stato un ortaggio nobile e con le mie foglie si creavano corone.
Daucus carota: Delle carote sono ghiotti conigli e asini. Siccome agli asini non piace correre, si racconta che per farli trottare si metteva davanti al loro muso un mazzetto di carote appeso ad un bastone. Da questa narrazione è nato il modo di dire: "Usare il bastone e la carota" per spronare una persona esitante a fare qualcosa.
Carota: ti invito alla quiete, ad attendere il momento giusto per agire senza fretta. Il mio insegnamento consiste anche nel restare con i piedi per terra e a non perdersi nella fantasia.
Sedano: ti invito a togliere, per trovare la semplicità, ad osservare le cose non troppo da vicino bensì nel riuscire a cogliere il significato di un dettaglio in una visione globale.
Finocchio: ti invito alla gratitudine, a dire grazie per quello che hai ricevuto. L'abbondanza arriva quando indirizziamo le nostre preghiere al bisogno degli altri.
Vittoria Vittori