I doni della natura: le erbe aromatiche
Una passeggiata nei pressi di casa, in campagna o al mare, ma anche in un orto o in vivaio, può trasformarsi in una gita scolastica alla scoperta di piante ed erbe aromatiche, con i loro profumi, forme e colori, che si possono coltivare perfino su un balcone. L' aroma deriva dalla percezione gustativa di un odore rilevato dalla mediazione della bocca. La cucina ci invita ad un' educazione plurisensoriale creativa, che unisce in associazione: olfatto, gusto, udito, vista e tatto.
Tra i maggiori esponenti del Mediterraneo, solare, poetico e vittorioso è l'alloro o lauro (Laurus nobili). In questi giorni primaverili i suoi fiori di colore giallognolo, stanno già fiorendo, anche se solitamente sbocciano a giugno; nell'antichità si diceva che fossero altamente spirituali e che crescessero in abbondanza nei paradisi. Le foglie di questo arbusto sempreverde, si possono raccogliere tutto l'anno, tuttavia, il tempo migliore per la raccolta è l'estate.
Ci sono stati tramandati un grande numero di miti e leggende, che rivelano i tanti simbolismi attribuiti al lauro, con altrettante numerose virtù energetiche.
Le foglie essiccate, adoperate in infusi o decotti, hanno un effetto stimolante con funzioni antisettiche, che aiutano la digestione, curano tensioni e le fermentazioni intestinali.
Nel linguaggio dei fiori, il rosmarino, (Rosmarinus officinalis) se lo si dona, evoca un messaggio amoroso: "Sono felice quando ti vedo". Nei riti di purificazione, lavarsi le mani con soluzioni al rosmarino è una buona condizione per favorire ogni guarigione. Si dice che il suo profumo potenzia la memoria: perché non tenere un rametto sul tavolo quando si studia?
I balsami al rosmarino sono consigliati contro le distorsioni e i dolori reumatici.
Nei momenti in cui ci sentiamo deboli, con cali energetici a volte leggeri, a volte più sensibili in cui sentiamo venire meno le forze, il rosmarino ha un effetto tonico, favorisce il recupero dell'energia.
"Se molto vuoi campare salvia hai da mangiare", recita un proverbio popolare.
La Salvia officinalis, è una pianta medicinale salvatrice, come dice il nome salva la vita, ed è adatta a molti usi. Nel linguaggio dei fiori, si dice che offrire in dono i suoi petali azzurri voglia dire: "Apprezzo le tue qualità".
L'uso delle foglie rafforza i nervi, fa passare il tremito delle mani, caccia via la febbre alta.
Thymus vulgaris e Thymus serpillum sono due specie principali di timo, con fiori di colore rosato o bianchi, i più ricercati dalle api. Il legame con le api operose conferisce al timo il significato simbolico della diligenza e dell'amore duraturo. Il suo profumo evoca un messaggio: "Non ti scorderò mai!".
Il timo è molto indicato per le infezioni del sistema respiratorio e delle vie urinarie. In aromaterapia è uno dei migliori antibiotici. Il suo nome deriva dal greco thymos (coraggio) ed esprime molto bene le virtù dei suoi principi attivi.
L'Origanum volgare ha molte proprietà in comune con la maggiorana. Entrambe le piante sono state molto apprezzate sin dall'antichità per le qualità terapeutiche delle foglie e dei fiori. L'origano è antalgico, antisettico, antispasmodico, espettorante, elimina i parassiti, stomachico e tonico. Lo si usa per curare l'apparato respiratorio e il sistema digerente; con un'azione stimolante per il sistema nervoso.
In botanica, è chiamato Ocimum basilicum, il primo termine significa profumo, simbolo di dolcezza, la qualità migliore. Ci risentiamo presto con il basilico sacro detto tulasi.
Vittoria Vittori,
Naturopata e collaboratrice di Cucina per l'Anima